Il Governo Gentiloni ha trasmesso il 9 gennaio scorso alle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante regolamento concernente modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico sul quale le Commissioni stesse devono esprimere il proprio parere, così come disposto all’articolo 22, comma 2 del Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 50/2016.
Il Governo, oltre allo schema di decreto ha, anche, predisposto la documentazione contenente la relazione illustrativa, la relazione tecnica, l’Analisi tecnico-normativa (A,T.N.) e l’Analisi di impatto della regolamentazione (A.I.R.).Il dibattito pubblico sarà obbligatorio per le opere indicate nell’allegato 1 del provvedimento che è stato ridimensionato rispetto alla prima stesura e che, adesso, sarà necessario prima di decidere la realizzazione di infrastrutture a rete di importo superiore a 500 milioni di euro e la realizzazione di infrastrutture puntuali di importo superiore a 300 milioni di euro. Così come disposto, poi, all’articolo 3 è prevista anche la possibilità di attivare la procedura del dibattito pubblico su opere per una soglia di importo:
Sono state escluse dalla possibilità di dibattito pubblico, rispetto all’originaria previsione, le “infrastrutture energetiche, qualificabili come opere private di interesse pubblico” che non richiedono il parere del Mise e anche acciaierie e impianti chimici con capacità produttiva superiore a 500 Gg/uomo.
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