L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha aggiornato, a distanza di oltre due anni dal primo provvedimento per la costituzione dell’elenco (Dpcm 14 novembre 2014),l’elenco dei soggetti aggregatori previsto dall’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazione, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89.È stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 3 febbraio 2018 la Delibera ANAC 17 gennaio 2018, n. 31 recante “Aggiornamento dell’elenco dei soggetti aggregatori di cui all’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazione, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89“.Con la nuova delibera vengono iscritti nell’elenco dei soggetti aggregatori i seguenti enti:
Consip S.p.a.;
per la Regione Abruzzo: Stazione unica appaltante Abruzzo;
per la Regione Basilicata: Stazione unica appaltante Basilicata;
per la Regione Calabria: Stazione unica appaltante Calabria;
per la Regione Campania: So.Re.Sa. S.p.a.;
per la Regione Emilia-Romagna: Agenzia regionale intercent-ER;
per la Regione Friuli-Venezia Giulia: Centrale unica di committenza – soggetto aggregatore regionale;
per la Regione Lazio: Direzione centrale acquisti della Regione Lazio;
per la Regione Liguria: Stazione unica appaltante Liguria;
per la Regione Lombardia: ARCA S.p.a.;
per la Regione Marche: Stazione unica appaltante Marche;
per la Regione Molise: Servizio regionale centrale unica di committenza del Molise;
per la Regione Piemonte: SCR – Società di committenza Regione Piemonte S.p.a.;
per la Regione Puglia: InnovaPuglia S.p.a.;
per la Regione Sardegna: Servizio della centrale regionale di committenza;
per la Regione Sicilia: Centrale unica di committenza regionale;
per la Regione Toscana: Regione Toscana – Dir. gen. organizzazione – settore contratti;
per la Regione Umbria: CRAS – Centrale regionale per gli acquisti in sanità;
per la Regione Valle d’Aosta: IN.VA. S.p.a.;
per la Regione Veneto: UOC – CRAV di Azienda Zero;
per la Provincia autonoma di Bolzano: Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture;
per la Provincia autonoma di Trento: Agenzia provinciale per gli appalti e contratti;
Provincia di Vicenza;
Provincia di Brescia;
Città metropolitana di Bologna;
Città metropolitana di Genova;
Città metropolitana di Milano;
Città metropolitana di Napoli;
Città metropolitana di Roma capitale;
Città metropolitana di Torino;
Città metropolitana di Catania;
Città metropolitana di Firenze.
Per il prossimo triennio, dunque, la lista dei 32 soggetti aggregatori sarà costituita da:
Consip, la centrale acquisti del Tesoro;
8 centrali acquisti di città metropolitane;
19 di società regionali;
2 per ciascuna delle provincie autonome di Trento e Bolzano;
2 centrali istituite nella provincia di Vicenza e Brescia.
Il termine per chiedere l’iscrizione nell’elenco si era chiuso il 15 settembre 2017 e per entrare nella lista dei soggetti aggregatori, gli operatori pubblici dovevano, tra le altre cose, dimostrare di avere pubblicato, nel triennio precedente, bandi con importo soprasoglia per almeno 200 milioni nel triennio e comunque almeno 50 milioni per ciascun anno.
Lascia un commento