Codice dei contratti: Consultazione Anac sul Disciplinare di gara servizi di ingegneria e architettura

L’ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione), ai sensi dell’art. 213, comma 2, del d.lgs. 50/2016, ha posto in consultazione dal 14 maggio al 13 giugno il Bando tipo 3 relativo al Disciplinare di gara  per l’affidamento di contratti pubblici di servizi di ingegneria e architettura di importo pari o superiore ad € 100.000 con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
L’Anac evidenzia che il disciplinare si conforma al Bando Tipo n. 1 (servizi e forniture in generale) e si propone quale applicazione delle Linee guida n. 1.Il disciplinare è corredato di una nota illustrativa che, a differenza di quella a corredo del Bando tipo n. 1, si sofferma unicamente sui punti salienti della disciplina dei servizi di ingegneria e architettura e illustra le scelte di campo effettuate su aspetti che attengono alle specifiche clausole.Il Disciplinare, ai sensi dell’art. 157 del Codice, prende in considerazione la sola procedura aperta di cui all’art. 60, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, di cui all’art. 95, comma 2, del Codice. Si rileva che – ai sensi dell’art. 157, comma 2 – al di sopra di € 100.000,00 si applicano le modalità di cui alla Parte II, Titoli III e IV del Codice.Gli allegati al disciplinare contengono suggerimenti alle stazioni appaltanti sui possibili criteri qualitativi per l’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (Allegato 1), nonché un corrispondente schema di presentazione per l’offerta tecnica (Allegato 2). Tali schemi sono ricavati dalle Linee guida n. 1 e, per la parte relativa ai criteri ambientali, dal d.m. 11 ottobre 2017.Relativamente ai parametri da utilizzare per la determinazione dell’importo a base d’asta è precisato che l’art. 24, comma 8, del Codice come modificato dal decreto correttivo 56/2017, stabilisce definitivamente, per il calcolo dei corrispettivi professionali, l’obbligo di utilizzo delle tabelle di cui al decreto del Ministro della giustizia 17 giugno 2016 «Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati a livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell’art. 24, comma 8 del Codice».Tale articolo, infatti, stabilisce che i corrispettivi indicati nelle suddette tabelle «sono utilizzati dalle stazioni appaltanti quale criterio o base di riferimento ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara dell’affidamento».Per dare evidenza del procedimento seguito per la determinazione del corrispettivo degli incarichi professionali (cfr. Linee guida n. 1 parte III par. 2), nel Disciplinare sono state riportate specifiche tabelle (tabelle n. 2 e n. 5 – Categorie e tariffe) che le stazioni appaltanti devono compilare fornendo il dettaglio degli elementi utilizzati per il calcolo, in relazione al tipo di incarico.In particolare, nelle colonne delle tabelle n. 2 e 5, vanno inseriti i parametri di cui agli artt. 3 e 4 del citato d.m. identificati sulla base delle tavole Z-1 e Z-2 allegate al medesimo, ossia:

  • “categoria e ID delle opere” e «importo delle opere» per identificare il parametro V (tavola Z-1)
  • “grado di complessità” che corrisponde al parametro «G» (tavola Z-1)
  • “specificità della prestazione” che identifica il parametro «Q» (tavola Z-2)

A tali elementi si aggiunge la colonna relativa alle «spese e oneri» che la stazione appaltante definisce in base a quanto prescritto dall’art. 5 del d.m. citato.All’esito delle operazioni individuate nel decreto citato, il disciplinare riporta l’importo posto a base di gara per i servizi oggetto d’appalto, al netto dell’IVA e oneri previdenziali e assistenziali.L’Anac, al fine di garantire la massima trasparenza e partecipazione ai procedimenti di regolazione pone in consultazione il disciplinare tipo, assegnando per la presentazione dei contributi il termine di trenta giorni che scadrà il 13 giugno 2018 alle ore 24.00.Le osservazioni dovranno essere inviate compilando l’apposito modello con la precisazione che i contributi pervenuti con modalità diverse da quelle indicate non potranno essere tenuti in considerazione.

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