Continua all’8a Commissione del Senato l’indagine conoscitiva sull’applicazione del Codice dei contratti con le audizioni di Confartigianato, Accredia (Ente italiano di accreditamento), ANCE (Associazione nazionale costruttori edili), CNA (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) mentre nelle settimane passate si sono svolte quelle:
dell’OICE – Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica
di FINCO – Federazione industrie, prodotti, impianti, servizi ed opere specialistiche per le costruzioni
della Rete delle Professioni tecniche (RPT)
di Unionsoa, USI – Unione Soa Italiane
della General SOADopo quelle della settimana in corso saranno stati auditi 10 soggetti mentre restaranno, ancora, da audire:
ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione;
ANAS;
ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani;
Assalbergatori;
Avvocati esperti in materia di appalti;
CONFAPI;
Confedilizia;
Confindustria;
CONORD, Confederazione delle province e dei comuni del Nord;
Consiglio nazionale dei geologi;
Consiglio nazionale del Notariato;
Confederazione italiana archeologi;
Corte dei Conti;
Federalberghi.
Federconsumatori, Federazione nazionale di consumatori e utenti
INARSIND, Sindacato Ingegneri e Architetti liberi professionisti italiani;
Legacoop;
Ordini professionali: Ingegneri, Architetti, Geometri, Avvocati, Commercialisti ed esperti contabili;
Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture.
Prefetture (Ministero dell’Interno);
Provveditorati alle Opere Pubbliche (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti);
Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;
Sindacati;
Unione nazionale segretari comunali e provinciali;
UNISOA, Organismo di attestazione;
UNITEL, Associazione tecnici comunali;
UPI, Unione delle Province Italiane;
Restano, ancora, quindi, 27 soggetti da audire e, quindi, con l’attuale media di circa 3 audizioni la settimana ci vorranno ancora da 8 a 9 settimane a cui dovrà essere aggiunto i tempo tecnico per la redazione di una relazione conclusiva e crediamo, dunque, che con questo ritmo l’indagine conoscitiva, presumibilmente, potrà essere completata soltanto nei primi mesi del 2019.
I tempi, quindi, per la revisione del Codice dei contratti si allungano ed, in queste condizioni, è ipotizzabile che dovremo attendere, ancora, parecchi mesi per capire quale strada il Governo vorrà prendere.
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