Le stazioni appaltanti devono verificare se per un appalto o una concessione di valore inferiore alle soglie dell’ articolo 35 del Codice dei contratti pubblici vi sia un interesse transfrontaliero certo in conformità ai criteri elaborati dalla Corte di giustizia dell’ Unione europea.Il paragrafo 1.5 delle linee guida n. 4 , sugli affidamenti sottosoglia, sottoposte a revisione dall’ Anac, impone alle amministrazioni una specifica analisi della rilevanza o meno dell’ appalto o della concessione per operatori economici di altri Stati, in quanto alcune condizioni potrebbero rendere il servizio, la fornitura o il lavoro appetibili per un novero più ampio di potenziali concorrenti. Gli elementi della valutazione Secondo l’ Anac, la caratterizzazione di un appalto o di una concessione sottosoglia come oggetto con rilevanza transfrontaliera non può essere ricavata, in via ipotetica, da taluni elementi che, considerati in astratto, potrebbero costituire indizi in tal senso, ma deve risultare in modo chiaro da una valutazione concreta delle circostanze dell’ affidamento. Le linee guida precisano a titolo esemplificativo alcune di queste circostanze, come l’ importo dell’ appalto, in combinazione con il luogo di esecuzione dei lavori o, ancora, le caratteristiche tecniche dell’ appalto e le caratteristiche specifiche dei prodotti in causa, tenendo anche conto, eventualmente, dell’ esistenza di denunce di interesse (reali e non fittizie) presentate da operatori ubicati in altri Stati membri. L’ Autorità, assumendo a riferimento l’ articolata giurisprudenza della Corte di Giustizia Ue in materia, richiama la metodologia specificata nella Comunicazione della Commissione Europea 2006/C 179/02, relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive. I precedenti Per valutare la rilevanza transfrontaliera di un appalto o di una concessione sottosoglia possono essere considerati anche precedenti affidamenti con oggetto analogo realizzati da parte della stazione appaltante o altre stazioni appaltanti di riferimento. L’ Anac evidenzia che è necessario tenere conto del fatto che, in alcuni casi, le frontiere attraversano centri urbani situati sul territorio di Stati membri diversi e che, in queste circostanze, anche appalti di valore esiguo possono presentare un interesse transfrontaliero certo. La situazione, peraltro, può determinarsi anche in relazione a contesti prossimi a frontiere nazionali, nei quali sia frequente la partecipazione alle procedure per appalti e concessioni sottosoglia di operatori di Stati confinanti. Le linee-guida stabiliscono quindi che per l’ affidamento di appalti e concessioni di interesse transfrontaliero certo le stazioni appaltanti devono adottare procedure di aggiudicazione adeguate e devono utilizzare mezzi di pubblicità atti a garantire in maniera effettiva ed efficace l’ apertura del mercato alle imprese estere nonché il rispetto delle norme fondamentali e dei principi generali del Trattato, quali, in particolare il principi di parità di trattamento e il principio di non discriminazione in base alla nazionalità oltreché l’ obbligo di trasparenza che ne deriva.
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