ANAC chiede al governo una revisione dei prezzi degli appalti. Caro materiali e prezzi appalti: con una nota firmata dal Presidente Giuseppe Busia, Anac ha richiesto al Governo e al Parlamento un intervento normativo una revisione dei prezzi nei contratti in corso di esecuzione riguardanti servizi e forniture.
La nota dell’Autorità Nazionale Anticorruzione è stata inviata ai ministri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, e al Presidente della Quinta Commissione del Senato Daniele Pesco. In particolare, l’Autorità chiede che l’intervento normativo di adeguamento prezzi venga inserito in fase di conversione del decreto legge n. 4/2022, prevedendo espressamente all’art. 29 un meccanismo di compensazione dei prezzi non soltanto per i lavori pubblici, ma anche per servizi e forniture.
Gli incrementi segnalati parlano di numeri altissimi, con rivalutazioni anche del 10%. Da qui la necessità di una revisione dei contratti in essere, con l’obiettivo, come ha dichiarato il presidente di ANAC, l’avv. Giuseppe Busia, di riguadagnare un equilibrio contrattuale, adeguando un aumento dei valori negli appalti per tenere conto dei costi reali. Il rischio, con la situazione attuale, ha sottolineato Busia, è che le gare vadano deserte, vanificando lo sforzo del PNRR, oppure che partecipi solo chi poi chiederà varianti con aumento dei prezzi oppure, ancora, che la prestazione non venga adempiuta.
Secondo il presidente non bisogna guardare al risparmio immediato, ma riconoscere che bisogna avere clausole di adeguamento dei prezzi che tengano conto dei costi reali, indicizzando i valori inseriti nel bando di gara: “Molto meglio stabilire dei meccanismi trasparenti e sicuri di indicizzazione, così da favorire un’autentica libera concorrenza e apertura al mercato plurale, e serietà in chi si aggiudica l’appalto”.
In questo senso, per ANAC è imprescindibile che vengano individuati dal punto di vista normativo la percentuale di scostamento, le modalità operative e i limiti della compensazione.
Inoltre l’Autorità sta aggiornando il bando tipo digitale per tutte le stazioni appaltanti, prevedendo l’obbligo di inserimento nei bandi di gara delle clausole di revisione dei prezzi.
Questa operazione è finalizzata al recepimento proprio dell’articolo 29 del Decreto Legge n. 4/2022. A tal proposito, Anac ha effettuato anche la verifica dei prezzi standard della Guida operativa, alcuni dei quali non aggiornati da anni, applicando, a favore delle Stazioni Appaltanti, un’opportuna indicizzazione basata su dati Istat.
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