Sarà sul tavolo dei Consiglio dei Ministri di venerdì 16 dicembre il nuovo Codice degli Appalti. Lo ha annunciato ieri il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’assemblea di Confesercenti.
Sempre ieri il Consiglio di Stato ha pubblicato sul proprio sito lo Schema definitivo di Codice trasmesso al Governo il 7 dicembre 2022, rielaborato anche tenendo conto dei lavori del Tavolo Tecnico congiunto tra il Consiglio di Stato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le altre amministrazioni interessate.
Lo Schema definitivo di Codice – sottolinea il Consiglio di Stato – ha un numero di articoli analogo a quelli del codice vigente, ma ne riduce di molto i commi, riduce di quasi un terzo le parole e i caratteri utilizzati e, con i suoi allegati, abbatte in modo rilevante il numero di norme e linee guida di attuazione.
Novità del testo di dicembre rispetto a quello di ottobre è la presenza di una Relazione illustrativa per ogni singolo articolo, che intende fornire anche le linee guida per l’applicazione delle nuove norme. Sarà un vero e proprio manuale operativo per l’uso del nuovo codice, assorbendo anche la funzione di indirizzo attuativo sinora rivestita dalle “linee guida non vincolanti”.
Altra novità sono gli Allegati che garantiranno l’autoesecutività del nuovo Codice. Gli Allegati – spiegano i giudici amministrativi – sostituiranno ogni altra fonte attuativa: oltre ai 25 allegati al codice attuale, essi assorbiranno 17 linee guida ANAC e 15 regolamenti ancora vigenti, alcuni dei quali di dimensioni molto ampie (tra cui il dPR 207/2010, risalente addirittura all’attuazione del codice del 2006, nonché quello sui contratti del Ministero della difesa, ridotto da oltre 100 articoli a poco più di 10).
Gli estensori hanno cercato di scrivere un codice “che racconti la storia” delle procedure di gara, accompagnando amministrazioni e operatori economici, passo dopo passo, dalla fase iniziale della programmazione e progettazione sino all’aggiudicazione e all’esecuzione del contratto.
L’indice sintetizza questa storia: si inizia con i principi, si prosegue con il libro dedicato all’appalto in tutte le sue singole fasi, si finisce con i rimedi e con l’autoesecutività e, in mezzo, si dedicano due libri “autoconclusivi” a settori speciali e concessioni (dove si valorizza il partenariato pubblico privato, rendendo i contratti più solidi e aumentando la bancabilità).
I settori speciali e le concessioni erano oggetto di direttive autonome che sono state recepite più puntualmente, superando un rinvio incerto alle norme sugli appalti.
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