Dal 10 settembre 2018 per tutte le procedure di affidamento per le quali i bandi o gli avvisi prevedano termini di scadenza della presentazione delle offerte a partire dal 15 gennaio 2019, i commissari non potranno più essere nominati dall’organo della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto, ma dovranno essere presi dall’Albo dei commissari di gara dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Con questo importante tassello dell’ANAC viene data piena attuazione al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV) al quale si riduce l’eccessiva discrezionalità tanto condannata da tutti gli operatori del settore e riconosciuta dallo stesso Presidente Raffaele Cantone che in audizione al Senato ha recentemente affermato che lOEPV “assegna grande discrezionalità alle stazioni appaltanti, consente di costruire abiti sartoriali su misura per specifiche imprese e dunque paradossalmente rischia di favorire la corruzione se non accompagnate dall’Albo dei Commissari di gara gestito dall’Anac e dai bandi tipo” anticipando la prossima pubblicazione di altri bandi tipo dopo quello per i servizi di pulizia sopra soglia e per servizi e forniture sopra soglia.
Ricordiamo che sull’argomento OEPV, che garantirebbe meglio la valutazione dell’aspetto qualitativo evitando che la competizione si concentri esclusivamente sulla riduzione dei costi, si è recentemente contestato, oltre all’eccessiva discrezionalità nella valutazione dell’offerta, anche un appesantimento della procedura.
Sul fatto che le istruzioni operative siano state rese attraverso un Comunicato (quello del18 luglio 2018) abbiamo chiesto all’Anticorruzione come mai non sia stata pubblicata una delibera con le linee guida (come fatto di consueto). L’ANAC ha risposto che il “Comunicato pubblicato ha il medesimo ed identico contenuto della Delibera n. 648. Con riferimento al nomen juris dell’atto adottato dal Consiglio per fornire istruzioni operative per l’iscrizione all’Albo e per il suo funzionamento, il Consiglio ha deliberato di adottare tale atto nella forma del Comunicato anziché della linea guida. L’atto adottato contiene tutti gli elementi individuati nella delibera 4/2018. Non essendo prevista dal Codice una forma rigida per l’adozione delle istruzioni in argomento, l’Autorità è libera di adottare l’atto nella forma ritenuta più opportuna. Dal momento che si tratta di istruzioni puramente operative, il Consiglio dell’Autorità ha ritenuto più confacente la forma del Comunicato. Tale scelta non è sindacabile“.
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