“Il caso del decreto sbloccacantieri, scomparso da quasi un mese dai radar dopo l’approvazione salvo intese in Consiglio dei Ministri, e anche del decreto crescita approvato poco dopo ma ancora in stallo, è emblematico di un Paese che fatica a reagire e che quindi non può crescere”, commenta il Presidente Ance, Gabriele Buia, al termine della Consulta dei Presidenti di tutto il sistema associativo riunito oggi a Roma per la consegna dei materiali per la campagna “nastri gialli” contro degrado e burocrazia asfissiante.
“Abbiamo chiesto con forza da tempo un provvedimento indispensabile per far partire le opere urgenti per la messa in sicurezza del territorio, per le città e per realizzare le tante infrastrutture che servono al Paese”, richiama il Presidente Buia, “ma stiamo ancora aspettando il testo definitivo del decreto sbloccantieri e del decreto crescita di cui finora abbiamo solo potuto leggere delle bozze non definitive”.
Incertezza che preoccupa e che esprime le difficoltà di un Paese che come diciamo da tempo “è malato di immobilismo, malato di burocrazia e di un sistema decisionale incrostato”.
“I cittadini, le imprese e i lavoratori hanno bisogno di risposte, non c’è più tempo da perdere”, spiega Buia che annuncia per il 10 maggio a Genova, in occasione del Convegno nazionale dei Giovani Ance, la partenza ufficiale della mobilitazione dei nastri gialli che serviranno per evidenziare e denunciare insieme alla società civile, su tutto il territorio nazionale, i casi di mala burocrazia, degrado e incuria che affliggono aree urbane, scuole, infrastrutture, edifici.
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