Appalti pubblici: il MIT sull’applicazione di vecchio e nuovo Codice dei Contratti
Una delle questioni più frequenti in ambito di appalti pubblici riguarda l’applicazione del vecchio o del nuovo Codice nel caso di progetti “a cavallo” tra il d.Lgs n. 50/2016 e il d.Lgs n. 36/2023.
Applicazione vecchio o nuovo Codice Appalti: chiarimenti dal MIT
Una problematica emersa anche con il Parere del MIT del 3 giugno 2024, n. 2325, relativo alla gestione di un progetto elaborato sotto il vecchio codice, ma con gara d’appalto bandita dopo l’entrata in vigore del nuovo codice.
Nel dettaglio, la stazione appaltante ha richiesto se, nonostante la progettazione sia avvenuta ai sensi del d.Lgs. 50/2016, la gara d’appalto e la successiva stipula del contratto debbano seguire le nuove disposizioni del d.Lgs. 36/2023, oppure se l’intera procedura debba rimanere sotto l’egida del vecchio codice.
La normativa di riferimento
Il MIT ha richiamato il combinato disposto degli articoli 225, comma 9, e 226, comma 2 del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, secondo cui:
l’articolo 225, comma 9, prevede che le disposizioni del vecchio codice (D.Lgs. 50/2016) continuano ad applicarsi ai procedimenti in corso fino al 30 giugno 2023, ovvero ai progetti per i quali l’incarico di progettazione è stato formalizzato entro tale data;
l’articolo 226, comma 2, specifica che dal momento in cui il nuovo codice entra in vigore, si applicano le nuove regole, salvo alcune eccezioni legate alla pubblicazione dei bandi o all’invio degli avvisi per la presentazione delle offerte.
Il parere del supporto giuridico
Applicando le disposizioni al caso in esame ciò significa che:
la progettazione elaborata sotto il D.Lgs. 50/2016 rimane valida e applicabile. Non è necessario rielaborare il progetto da zero, anche se è stato redatto secondo le vecchie disposizioni;
la gara d’appalto, tuttavia, deve essere bandita secondo le nuove disposizioni del D.Lgs. 36/2023. Questo implica che, nonostante il progetto sia stato realizzato secondo il vecchio codice, tutte le procedure legate alla gara e alla stipula del contratto devono conformarsi alle nuove norme;
è obbligatorio l’aggiornamento degli elaborati progettuali necessari per l’espletamento della gara, quali il Capitolato Speciale d’Appalto (CSA) e lo schema di contratto, che devono essere conformi al nuovo codice.
In conclusione, mentre il nucleo del progetto può rimanere invariato, i documenti che regolano la gara e l’esecuzione dell’appalto devono essere aggiornati per rispondere alle nuove normative.
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