Sono possibili pochissime eccezioni al principio di rotazione degli inviti negli appalti sotto soglia. Lo ha ribadito il Consiglio di Stato nel parere sulle linee guida Anac “Contratti sotto la soglia comunitaria aggiornate al D.lgs. 56/2017” attuative del Codice Appalti (D. Lgs. 50/2016).Il parere del CdS verte in particolare sul principio di rotazione e sulle possibilità di reinvito, ma anche sui criteri di sostenibilità energetica e ambientale, sulle autodichiarazioni e sul confronto competitivo. Tutto per semplificare le procedure a carico delle stazioni appaltanti, ma senza violare i principi comunitari di concorrenza e par condicio.Il criterio di rotazione degli affidamenti e degli inviti, spiega il CdS, mira ad evitare l’asimmetria informativa nel libero mercato a causa del consolidamento di rendite di posizione in capo al contraente uscente, la cui posizione di vantaggio deriva soprattutto dalle informazioni acquisite durante il pregresso affidamento.Anche l’operatore invitato nella precedente procedura di selezione dalla stazione appaltante, senza che risultasse affidatario, può avere acquisito delle informazioni tali da falsare la concorrenza, anche se in questo caso il rischio è più basso.Per questi motivi, l’invito all’affidatario uscente deve rivestire carattere eccezionale ed essere adeguatamente motivato. Una elasticità maggiore è possibile per gli inviti al precedente invitato non affidatario.Le uniche deroghe possibili riguardano gli affidamenti di importo fino a mille euro.Il CdS si è già pronunciato sull’argomento con una sentenza. Questo significa che la materia non è chiara e che può dar luogo a contenziosi.Secondo il CdS, le linee guida dovrebbero spiegare meglio alle Stazioni appaltanti come applicare i criteri di sostenibilità energetica e ambientale nelle procedure di gara. In caso contrario, gli operatori opererebbero nell’incertezza, lasciando spazio a contenziosi.Parere positivo sulla possibilità, prevista negli appalti di importo fino a 20mila euro, di stipulare i contratti sulla base delle autodichiarazioni rese dagli operatori. Sono però necessari dei controlli, osserva il CdS. Innanzitutto l’autodichiarazione deve essere effettuata secondo il modello del Documento di gara unico europeo (Dgue). In secondo luogo, il contratto deve prevedere una esplicita clausola di risoluzione in caso di irregolarità dei requisiti autodichiarati e una penale non inferiore al 10% del valore del contratto.Il Cds ha infine espresso un parere positivo sul confronto competitivo, cioè la possibilità che gli inviti siano inviati sulla base del curriculum degli operatori e non solo per sorteggio. Accanto alle operazioni di sorteggio, sarà quindi possibile una valutazione della professionalità sulla base di criteri predefiniti dalla stazione appaltante.Le soglie europee sono importanti perchè determinano le procedure da seguire nell’affidamento dei lavori, dei servizi, come gli incarichi di progettazione, e delle forniture. Al di sotto delle soglie comunitarie si possono utilizzare procedure più snelle, come l’affidamento diretto e la procedura negoziata. Per importi più elevati bisogna invece ricorrere alle procedure ordinarie. Dal 1° gennaio 2018 sono in vigore le nuove soglie europee.Per l’affidamento degli appalti di lavori, la soglia europea sale da 5.225.000 euro a 5.548.000 euro. Il limite è lo stesso sia per i settori ordinari sia per quelli speciali e per le concessioni.Per gli appalti di servizi e forniture, in cui rientrano le gare per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura, banditi dalle autorità governative centrali, la soglia europea è salita da 135mila a 144mila euro.La soglia è passata da 209mila euro a 221mila euro per gli appalti di servizi e forniture aggiudicati da amministrazioni che non sono autorità governative centrali. Si tratta della maggior parte dei casi in cui ricadono le gare di progettazione. Per quanto riguarda i settori speciali, in cui rientrano ad esempio i servizi per l’erogazione di acqua, gas ed energia elettrica, la soglia per gli appalti di servizi e forniture è salita da 418mila a 443mila euro.Nel settore della sicurezza e in quello della difesa, la soglia è 443mila euro.
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