Sarà necessario per i liberi professionisti pagare un balzello di 168,00 euro per iscriversi all’albo dei commissari di gara per gli appalti aggiudicati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa mentre non dovranno pagare nulla i dipendenti della pubblica amministrazione.E’ quello che è possibile rilevare nel decreto che il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha appena firmato e che fissa i compensi dei commissari di gara.Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i Consigli nazionali degli Architetti e degli Ingegneri su tale discriminante che consente ai dipendenti pubblici di iscriversi all’albo gratuitamente mentre i liberi professionisti devono contribuire con un importo di 168,00 Euro.Si tratta di un ulteriore tassello che per rendere operativa la Delibera ANAC 10 gennaio 2018,n.4 recante “Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017 della Linee guida n. 5, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici»” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 3 febbraio 2018 manca soltanto una nuova deliberazione con cui l’ANAC, dichiarerà operativo l’Albo con ulteriori linee guida che disciplineranno:
le procedure informatiche per garantire la casualità della scelta;
le modalità per garantire la corrispondenza tra la richiesta di professionalità da parte della stazione appaltante e la sezione di riferimento dell’Albo;
le modalità per garantire la rotazione degli esperti. Al riguardo rilevano il numero di incarichi effettivamente assegnati;
le comunicazioni che devono intercorrere tra l’Autorità, stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo;
i termini del periodo transitorio da cui scatta l’obbligo del ricorso all’Albo.Sembra, quindi, che non appena l’ANAC varerà il provvedimento si potrà dare definitivamente a quello che avrebbe dovuto essere uno dei pilastri della riforma degli appalti e cioè al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa con corso la nomina dei commissari di gara esterni.I Commissari avranno un compenso parametrato alla complessità dell’appalto con un tetto massimo ad appalto di 30.000 euro. Per un appalto di servizi o forniture di importo tra un milione e 5 milioni di euro il compenso varierà tra 6mila e 15mila euro mentre per un appalto di progettazione sopra un 1.000.000 di euro, il compenso potrà attestarsi anche a 30.000 euro con un incremento del 5% per il commissario che ha, anche, la funzione di presidente.Non appena il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l’Anac avrà tre mesi di tempoper completare la piattaforma tecnica e indicare una data dalla quale accetterà le iscrizioni dei nuovi giudici di gara. Dopo altri tre mesi, poi, si chiuderà il regime transitorio e il sistema funzionerà a pieno ritmo.
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