È entrato in vigore ieri il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 12 febbraio 2018 recante “Determinazione della tariffa di iscrizione all’albo dei componenti delle commissioni giudicatrici e relativi compensi” ma per rendere operativa la Delibera ANAC 10 gennaio 2018,n.4 recante “Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017 della Linee guida n. 5, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici»“.Dopo la pubblicazione del nuovo dm 12 febbraio 2018, manca soltanto una nuova deliberazione con cui l’ANAC, dichiarerà operativo l’Albo con ulteriori linee guida che disciplineranno:
le procedure informatiche per garantire la casualità della scelta;
le modalità per garantire la corrispondenza tra la richiesta di professionalità da parte della stazione appaltante e la sezione di riferimento dell’Albo;
le modalità per garantire la rotazione degli esperti. Al riguardo rilevano il numero di incarichi effettivamente assegnati;
le comunicazioni che devono intercorrere tra l’Autorità, stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo;
i termini del periodo transitorio da cui scatta l’obbligo del ricorso all’Albo.Sino a quando l’ANAC non predisporrà le citate ulteriori linee guida, dunque, i commissari saranno sempre scelti dalle stazioni appaltanti con i previgenti criteri e la tariffa di iscrizione all’albo pari a 168,00 euro non è dovuta mentre sin da ieri sono in vigore i compensi di cui alla tabella A allegata al decreto e spettanti ai singoli componenti delle commissioni.Potremmo dire, quindi, nuovi compensi per commissari scelti con vecchi metodi e soltanto quando l’ANAC varerà il provvedimento con cui dichiarerà operativo l’Albo si potrà dare avvio a quello che avrebbe dovuto essere uno dei pilastri della riforma degli appalti e cioè al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa con la nomina dei commissari di gara esterni.Ricordiamo che i Commissari hanno da ieri un compenso parametrato alla complessità dell’appalto con un tetto massimo ad appalto di 30.000 euro. Per un appalto di servizi o forniture di importo tra un milione e 5 milioni di euro il compenso varierà tra 6mila e 15mila euro mentre per un appalto di progettazione sopra un 1.000.000 di euro, il compenso potrà attestarsi anche a 30.000 euro con un incremento del 5% per il commissario che ha, anche, la funzione di presidente.
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