Disciplina del lavoro e contratti pubblici, il protocollo ANAC – Sindacati.
È stato firmato la scorsa settimana, presso la sede dell’ANAC, il protocollo d’intesa tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, rappresentate dai segretari confederali Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello e Tiziana Bocchi.
Il protocollo, della durata di due anni, nasce con l’obiettivo di strutturare la cooperazione tra le Parti, con specifico riguardo agli impatti sulla disciplina del rapporto di lavoro derivanti dall’attuazione degli strumenti previsti dalla normativa in materia di contratti pubblici.
In particolare la collaborazione mira a cogliere l’opportunità di tutelare il lavoro in seguito all’attuazione delle norme del decreto semplificazioni e in vista di successivi interventi di soft law, favorendo la massima trasparenza nel settore degli appalti pubblici insieme al rispetto delle tutele previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Le organizzazioni sindacali verranno quindi coinvolte nel percorso di adozione di linee guida, bandi tipo o contratti tipo, per favorire una corretta applicazione delle tutele previste dalle legge, anche da parte delle imprese subappaltatrici, assicurando qualità e sostenibilità economica e sociale del lavoro nei contratti pubblici, con particolare riguardo agli appalti di servizi caratterizzati da alta intensità di manodopera.
L’accordo prevede che l’Autorità e i sindacati si adoperino per favorire la più ampia interconnessione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici di ANAC con altre banche dati istituzionali comprese quelle di Inps, Inail e Casse Edili per promuoverne l’uso e verificare il rispetto degli obblighi contributivi e delle altre disposizioni in materia di diritto del lavoro. Inoltre verrà costituito presso ANAC un Osservatorio per verificare la puntuale attuazione degli impegni assunti.
Come ha sottolineato il presidente di ANAC, avv. Giuseppe Busia, il PNRR non è solo un’occasione per costruire nuove opere o offrire migliori servizi, ma anche per conseguire in generale un progresso duraturo del tessuto sociale ed economico. Da questo punto di vista, i contratti pubblici, in particolare ora con gli ingenti fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, costituiscono uno strumento fondamentale anche per la tutela dei lavoratori e dei loro diritti, anche in tema di salute e sicurezza.
Di conseguenza diventa più che mai necessario garantire che nelle imprese siano applicati correttamente i contratti collettivi di lavoro, con l’obiettivo anche di assicurare una corretta concorrenza fra le imprese, premiando quelle che si comportano correttamente e favorendo una gestione trasparente delle risorse pubbliche.
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