Potrebbe esserci anche una Rottamazione quater per le Partite IVA nel decreto Sostegno in su cui lavora il Governo. Oltre alla maxi sanatoria delle cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2015, le bozze del provvedimento prevedono una nuova definizione agevolata che cancella sanzioni e interessi sui debiti a ruolo, ma solo per le Partite IVA e solo per le somme dovute a seguito del controllo automatizzato sulle dichiarazioni relative ai periodi d’imposta 2017-2018: per averne diritto bisogna inoltre aver subito nel 2020 una perdita di fatturato pari ad almeno il 33%.
Ristori, pace fiscale e sanatoria avvisi nel Dl SostegnoSi tratta di una rottamazione che ha il dichiarato obiettivo di sostenere gli operatori economici che hanno subito consistenti riduzioni del volume d’affari nell’anno del Coronavirus, in conseguenza degli effetti economici derivanti dal perdurare dell’emergenza COVID-19. Il requisito della perdita minima pari al 33%, è analogo a quello previsto per i contributi a fondo perduto. In pratica la platea è la stessa.
Il versamento segue poi i normali criteri previsti per i controlli automatizzati (pagamento in un’unica soluzione entro 30 giorni, oppure dilazionato, fino a 8 o 20 rate trimestrali, a seconda dell’importo del debito). In caso di mancato o insufficiente pagamento, si perdono i benefici della rottamazione e bisogna quindi pagare l’intera somma, comprensiva di sanzioni e interessi (è la stessa regola applicata ai passati provvedimenti di rottamazione).
Per riassumere, nel dl Sostegno sono attese le seguenti misure di pace fiscale:
- proroga rottamazione ter, saldo e stralcio: le nuove scadenze dovrebbero essere il 30 luglio per le rate scadute nel 2020 e il 30 novembre per le rate 2021;
- proroga riscossione cartelle esattoriali: per ora solo ipotizzata, sposterebbe la ripresa a fine aprile;
- stralcio automatico (condono d’ufficio) di tutte le cartelle 2000-2015 inferiori a una certa soglia (si parla di 3-5mila euro);
- rottamazione quater: definizione agevolata per Partite IVA sui periodi di imposta 2017 e 2018 emersi da controllo.
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