Qualificazione stazioni appaltanti: le nuove Linee Guida ANAC. Con la delibera n.141 del 30 marzo 2022, Anac ha approvato le Linee Guida per la riqualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza sulla base del nuovo sistema che sarà reso operativo al momento della entrata in vigore della riforma della disciplina dei contratti pubblici.
Come spiega l’Autorità, la pubblicazione delle Linee Guida rappresentano uno dei punti qualificanti del Pnrr, passo fondamentale per poi varare la riforma del nuovo Codice degli Appalti. Il sistema di riqualificazione varrà per tutte le procedure di gara indette dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza.
Dopo la premessa, che spiega le finalità e l’ambito di applicazione delle Linee Guida, il documento è articolato nelle seguenti parti:
Come spiega l’Autorità, le finalità delle Linee Guida rispondono alle esigenze di contenimento della spesa pubblica e di maggiore efficienza delle stazioni appaltanti. In particolare, sono previsti i seguenti obiettivi:
Le Linee Guida intendono individuare i requisiti necessari per la successiva qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, le informazioni ritenute necessarie per dimostrare il possesso dei requisiti e le modalità di raccolta di tali informazioni.
Queste le condizioni previste per la qualificazione:
Le Linee Guida rappresentano una prima attuazione degli articoli 4 e 6 del Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Autorità Nazionale Anticorruzione sottoscritto il 17 dicembre 2021, avente ad oggetto “l’attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza” (e ulteriori profili di collaborazione), di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti).
In particolare, il percorso previsto per la redazione del testo finale delle Linee guida si articola per fasi secondo il seguente cronoprogramma:
In questo primo step sono stati quindi individuati i pesi attribuiti a ciascun requisito base, mentre non sono definite le modalità per l’attribuzione dei punteggi relativi a ciascun requisito. Esse verranno individuate a seguito delle informazioni provenienti dai dati inviati dalle stazioni appaltanti su base volontaria e dalla consultazione pubblica con gli stakeholders.
Come confermato dal Presidente di ANAC, avv. Giuseppe Busia, il nuovo sistema di qualificazione ha indubbi vantaggi sia per le stazioni appaltanti, che vedrebbero ridurre il numero di procedure da avviare, che per gli operatori economici che potrebbero partecipare ad un numero ridotto di procedure, eventualmente con più lotti, così riducendo i costi amministrativi delle gare.
Inoltre la riqualificazione determinerà necessariamente maggiore competenza ed efficienza da parte delle SA. Il Presidente Busia spiega che diversamente sarà necessario aggregarsi e rinunciare a svolgere le gare più complesse, facendo affidamento su altri, così da avere un servizio più efficiente, meno oneroso e in grado di comprare meglio: “Vogliamo tendere verso modelli di stazioni appaltanti, che possano spendere risorse unicamente in base alle capacità e professionalità disponibili. Non solo, affinché la qualificazione sia efficace e possa anche fungere da volano nel semplificare e digitalizzare gli appalti, vogliamo individuare un sistema che preveda tra i requisiti per la qualificazione alcuni elementi imprescindibili, anche per i soggetti che oggi sono qualificati di diritto”.
In particolare, tra i requisiti obbligatori è ora ricompresa, grazie al decreto Semplificazioni, anche la disponibilità e l’utilizzo corrente di piattaforme telematiche nella gestione delle procedure di gare: la stazione appaltante che aspira alla qualificazione dovrà quindi dimostrare di avere a disposizione, oltre al personale tecnico e amministrativo per la gestione dei contratti per i quali intende qualificarsi, specifiche competenze informatiche per la corretta gestione delle piattaforme in uso.
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