“Voglio trovare un senso a questa sera. Anche se questa sera un senso non ce l’ha” è la strofa di una nota canzone di Vasco Rossi che mi è venuta immediatamente in mente leggendo l’ultima comunicazione del Presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini in merito alla riforma del Codice dei contratti pubblici.
Ma, andiamo con ordine. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 21 giugno 2022, n. 78 è stata confermata la delega al Governo per la riforma del Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 50/2016. Le prossime tappe previste dal Governo Draghi prevedono:
Tempi il più possibile ristretti considerata la necessità di adeguare un impianto normativo non ottimale per la buona riuscita dei progetti finanziati dal PNRR e l’importanza della materia con la quale si potrebbe realizzare un nuovo passaggio epocale con tutte le difficoltà legate alla fase di start up.
Un progetto che il Governo ha affidato al Consiglio di Stato che si occuperà di redigere i decreti legislativi attuativi della delega.
Il primo passo ufficiale è stata la pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio di Stato n. 236 del 4 luglio 2022 che ha istituito la Commissione incaricata di redigere il «progetto del decreto legislativo recante la disciplina dei contratti pubblici», composta da magistrati amministrativi, da avvocati ed esperti.
Il secondo passo, meno ufficiale e più difficile da comprendere, è rappresentato da questa strana comunicazione del Presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini (in allegato) in cui ha invitato tutti i soggetti rappresentativi a fornire un contributo informativo, inviandolo alla Commissione speciale istituita presso il Consiglio di Stato.
Una comunicazione che se non strana risulta essere quando meno curiosa non riportando in cosa consisteranno questi contributi e chi potrà inviarli (che significa “soggetti rappresentativi”?). Si dovranno fornire spunti di riflessioni, proposte di struttura, suggerimenti su modifiche, consigli sulle future consultazioni?
Questo non si sa, a parte che le comunicazioni dovranno essere inviate entro il 10 agosto 2022 all’indirizzo di posta elettronica: commcodappalti@giustizia-amministrativa.it
Volendo concludere, questa comunicazione lascia ampi margini discrezionali alle proposte che potrebbero quindi rappresentare un mero esercizio di stile per chi le prepara e inutili pixel su uno schermo per chi dovrebbe leggerle tutte.
Si potrebbe consigliare al Consiglio di Stato di aprire delle consultazioni tematiche che possano trattare alcuni importanti dettagli tra i quali:
Diciamo che gli spunti sui quali riflettere sono tanti come anche le qualità di molti degli operatori del settore che potrebbero utilmente mettere a disposizione la loro esperienza per aiutare la Commissione speciale istituita presso il Consiglio di Stato a redigere un decreto legislativo applicabile e che dia certezze agli operatori.
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