Semplificare ed uniformare le modalità di affidamento e di esecuzione di contratti di lavori, servizi e forniture da parte delle scuole statali. È l’obiettivo delle linee guida predisposte dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).Il Quaderno n.1, pubblicato sul sito del Miur, è rivolto a Comuni, Province e dirigenti scolastici, spesso in difficoltà nell’approcciarsi alle norme del Codice Appalti.Per l’affidamento di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40mila euro è consentito l’affidamento diretto. Per importi maggiori di 10mila euro è necessario rispettare i criteri decisi con una apposita delibera di istituto.In caso di servizi e forniture di importo compreso tra 40mila euro e 144mila euro, si può utilizzare la procedura negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno quindici operatori economici. Al di sopra dei 144mila euro bisogna ricorrere alle procedure ordinarie di rilevanza comunitaria.Gli affidamenti di lavori di importo compreso tra 40mila euro e 150mila euro possono avvenire con procedura negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici. Per importi compresi tra 150mila euro e un milione di euro, si deve ricorrere alla procedura negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno quindici operatori economici. I lavori di importo compreso tra un milione e 5,548 milioni di euro vanno invece affidati con le procedure ordinarie di rilevanza nazionale. Oltre i 5,548 milioni di euro scattano invece le procedure ordinarie di rilevanza comunitaria.Al di sopra dei 144mila euro per i servizi e le forniture e di un milione di euro per i lavori, spiega il quaderno, le scuole utilizzano prevalentemente la procedura aperta (art. 60 Codice Appalti), la procedura ristretta (art. 61) e la procedura negoziata senza bando (art. 63).Le scuole devono utilizzare prevalentemente le convenzioni quadro messe a disposizione da Consip S.p.A. a meno che siano inattive. In questi casi si ricorre agli strumenti telematici messi a disposizione da Consip, come il Mercato Elettronico della P.A. e il Sistema Dinamico di Acquisizione (SDA.PA.). In alternativa, le scuole possono espletare le procedure di affidamento in forma associata, mediante la costituzione di reti di scuole o l’adesione a reti già esistenti, oppure espletare procedure di affidamento in via autonoma.In base alla Legge di Bilancio 2019, fino al 31 dicembre 2019 le Stazioni Appaltanti possono affidare i lavori di importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro previa consultazione, ove esistenti, di tre operatori economici. Per i lavori tra 150mila e 350mila euro si può utilizzare la procedura negoziata previa consultazione di almeno dieci operatori economici.Le soglie indicate nel quaderno del Miur sono invece quelle del Codice Appalti prima che intervenisse questa modifica temporanea. Come appare sulla copertina, il quaderno n.1, è aggiornato a dicembre 2018. Può darsi, quindi, che il Miur non abbia fatto in tempo ad aggiornare il vademecum con le novità della Legge di Bilancio. Nel dubbio, lo abbiamo chiesto al Ministero.Le scuole, spiega il quaderno, devono adottare il programma biennale degli acquisti, in cui vanno inseriti servizi e forniture di importo superiore a 40mila euro. Il programma triennale dei lavori deve essere adottato solo in alcuni casi, come quando i lavori sono effettuati su immobili di proprietà delle istituzioni scolastiche.Nell’appendice al quaderno, il Miur ha schematizzato in una tabella le modalità di accertamento delle anomalie e delle cause di esclusione.L’appendice contiene inoltre i format da utilizzare per scrivere le determine di indizione della gara, aggiudicazione e nomina dei commissari.
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