Codice dei beni culturali, il Governo al lavoro per modificarlo -NaDef 2018: in programma la mappatura dei beni culturali abbandonati e il catalogo unico digitale del patrimonio nazionale

Revisione del Codice dei Beni Culturali, mappatura dei beni culturali abbandonati e non utilizzati, prevenzione dei rischi per i siti archeologici e realizzazione di un catalogo unico nazionale digitale del patrimonio culturale.

Queste le azioni, contenute nel NaDef 2018 e ribadite nel corso della seduta d’esame di martedì 9 ottobre sulla nota di aggiornamento, che il Governo intende intraprendere sul fronte dei beni culturali.

Codice dei beni culturali: in arrivo modifiche

La relatrice Michela Montevecchi (M5S) nel corso dell’esame della nota in Commissione Istruzione al Senato, ha sottolineato che “in materia dei beni culturali il Governo intende assicurare un impegno concreto e crescente sui temi della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, attraverso molteplici misure”.

Sul piano normativo la Montevecchi ha anticipato la presentazione di un disegno di legge di delega al Governo per il riordino della materia dello spettacolo e per la modifica del codice dei beni culturali. Nella seduta, tuttavia, non ha specificato la tipologia di modifiche che l’esecutivo intende apportare.

Inoltre, il Governo ha annunciato l’adozione e la predisposizione di: Linee guida in materia di archeologia preventiva, Linee guida per l’architettura e misure di rafforzamento delle funzioni di tutela dei beni culturali.

Valorizzazione beni culturali: le misure annunciate dal Governo

Come già detto, il Governo vuole, per la valorizzazione dei beni culturali, mettere in atto le seguenti azioni: la mappatura dei beni culturali abbandonati e non utilizzati; la prevenzione dei rischi per i siti archeologici; la realizzazione di un catalogo unico nazionale digitale del patrimonio culturale e il potenziamento della sicurezza del patrimonio culturale.

A tal proposito anche la relatrice Alessandra Carbonaro (M5S), in Commissione Cultura alla Camera, ha affermato che “proseguirà la promozione di un piano di digitalizzazione del patrimonio culturale e saranno investite nuove risorse per la promozione della cultura tra i giovani, anche con il coinvolgimento delle industrie. Si promuoverà, infatti, il made in Italy, anche nel Design, e si sperimenteranno forme di comunicazione più avanzata per favorire una maggiore accessibilità nella fruizione dei beni culturali”.

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