Contratti pubblici: pubblicate le Linee Guida Anac sulle consultazioni preliminari di mercato

Adottate dall’Autorità nazionale anticorruzione le Linee Guida n. 14 che recano ‘Indicazioni sulle consultazioni preliminari di mercato’.

Le nuove linee guida non vincolanti, approvate dal Consiglio dell’Autorità il 6 marzo scorso dopo il parere del Consiglio di Stato, contengono indicazioni utili a soggetti pubblici e privati sulle modalità di applicazione e di funzionamento dell’istituto delle consultazioni preliminari di mercato, di cui agli articoli 66 e 67 del Codice.

In considerazione della disciplina ancora poco utilizzata nella prassi, l’Autorità ha predisposto delle linee guida ad hoc per incentivare l’uso delle consultazioni preliminari e promuoverne il legittimo esercizio, tenuto conto che questo istituto consente alle amministrazioni pubbliche di ridurre le asimmetrie informative su determinati mercati e che una migliore conoscenza degli aspetti tecnici degli acquisti previsti dalle pubbliche amministrazioni permette al mercato di produrre offerte più efficacemente orientate al soddisfacimento del bisogno pubblico.

Dal punto di vista dell’economicità e dell’efficienza dell’attività amministrativa, le consultazioni consentono di abbassare il rischio di gare deserte e rappresentano un esercizio di leale collaborazione tra pubblico e privato.

Il procedimento di consultazione

La procedura di consultazione preliminare di mercato si svolge nel rispetto degli articoli 66 e 67

nonché dei principi di non discriminazione e trasparenza.

Le stazioni appaltanti pubblicano un avviso, denominato atto o avviso di consultazione preliminare

di mercato, con il quale rendono manifesto al mercato l’avvio del procedimento di consultazione .

L’avviso di consultazione è pubblicato nel profilo di committente, nella sezione amministrazione

trasparente, ferma la possibilità di disporre ulteriori forme di pubblicità, secondo un criterio di

proporzionalità.

Il procedimento selettivo a valle della consultazione

Le stazioni appaltanti esaminano i contributi ricevuti, li valutano in modo oggettivo e comparativo, anche in rapporto alle effettive esigenze dell’amministrazione, e li utilizzano ai fini dell’eventuale procedimento selettivo, nel rispetto dei principi di proporzionalità, trasparenza , concorrenza e non discriminazione. Nella determina a contrarre le stazioni appaltanti motivano, anche in maniera sintetica e globale, in ordine alle scelte effettuate in relazione ai contributi e alle informazioni acquisite nel corso della consultazione preliminare di mercato.

Le stazioni appaltanti individuano misure adeguate a garantire che la concorrenza non sia falsata dalla partecipazione del candidato o dell’offerente o di un’impresa ad essi collegata alla consultazione preliminare.

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