Esclusione dalle gare, Anac aggiorna le linee guida

Esclusione dalle gare, Anac aggiorna le linee guida. Individuare con precisione e semplicità gli illeciti professionali che comportano l’esclusione di professionisti e imprese dalle gare per ridurre il numero dei contenziosi. È l’obiettivo dell’Associazione Nazionale Anticorruzione (Anac), che ha posto in consultazione delle nuove linee guida.

Il documento sostituirà le linee guida n.6, che attuano l’articolo 80 del Codice Appalti sui motivi di esclusione dalle gare d’appalto.

Esclusione dalle gare, accertamento degli illeciti professionali e contenziosi

Al momento, i casi che comportano l’esclusione dalle gare non sono indicati in modo tassativo ed esaustivo, ma rinviano a valutazioni da effettuare con elementi e criteri extragiuridici. La valutazione sull’affidabilità del professionista o dell’impresa è rimessa alla discrezionalità della Stazione appaltante e questo ha generato un alto numero di contenziosi.

Con le nuove linee guida, l’Autorità vuole standardizzare le comunicazioni ai fini dell’annotazione nel casellario informatico delle notizie relative ai gravi illeciti professionali.

Esclusione dalle gare, i casi di esclusione

Per uscire da questa impasse, tra gli allegati al documento posto in consultazione c’è l’elenco delle fattispecie rilevanti di cui le Stazioni appaltanti devono tenere conto.

I contenuti del documento saranno utilizzati per mettere a punto il modello di comunicazione con cui trasmettere le informazioni sugli illeciti professionali.

Nella comunicazione saranno indicati i provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, ad esempio condanne e rinvii a giudizio, e le tipologie di delitto, tra cui spiccano l’esercizio abusivo della professione, i reati ambientali, tributari e fallimentari.

Dovranno essere indicati anche i soggetti nei cui confronti è stata emessa la condanna e la carica sociale da esse ricoperta, i provvedimenti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, le sanzioni comminate dall’Anac, eventuali violazioni accertate da altre Stazioni appaltanti, la partecipazione in accordi fraudolenti, ad esempio per falsare la concorrenza, le significative o persistenti carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto, gli inadempimenti nei confronti dei subappaltatori.

Con i nuovi modelli, l’Anac tenta di raccogliere un maggior numero di informazioni oggettive, in modo da ridurre le valutazioni discrezionali delle Stazioni appaltanti.

Le consultazioni saranno aperte, sul sito dell’Anac, fino al 28 febbraio 2022.

Codice Appalti, le norme stanno per cambiare

Le nuove linee guida cercano di dare risposta al bisogno di realizzare i lavori e affidare servizi senza intoppi. Un’esigenza attuale soprattutto per le opere del PNRR.

Vale la pena ricordare che le linee guida attueranno le norme sull’esclusione dalle gare contenute nel Codice Appalti del 2016. Nel frattempo, però, è all’orizzonte il nuovo Codice Appalti, che sarà messo a punto sulla base della Legge delega all’esame del Parlamento. Il nuovo Codice sarà orientato alla semplificazione: l’idea di base è di tornare all’impostazione del 2006, con un Codice ed un unico regolamento attuativo. Le linee guida potrebbero quindi scomparire. Nel frattempo, però, la loro revisione renderebbe più efficace il processo di affidamento e realizzazione dei lavori.

 

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