Sicurezza edifici e territorio, in arrivo 55 milioni di euro: copriranno la progettazione dei lavori di messa in sicurezza antisismica e idrogeologica nei Comuni in zona sismica 1 e 2

n arrivo 55 milioni di euro per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza antisismica e idrogeologica nel 2018 e nel 2019. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 27 aprile 2018 contenente il bando rivolto ai Comuni situati in zona a rischio sismico 1 e 2.

Sicurezza, 55 milioni per la progettazione

Le risorse stanziate (25 milioni di euro per il 2018 e 30 milioni di euro per il 2019) coprono le spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa agli interventi di miglioramento o adeguamento antisismico di immobili pubblici e la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, da realizzare nel 2018 e nel 2019.

Possono presentare domanda i Comuni in zona a rischio sismico 1 e 2 (ex OPCM 3519/2006) . Le richieste devono contenere le informazioni necessarie per permettere il monitoraggio complessivo degli interventi di miglioramento e adeguamento antisismico degli immobili pubblici e di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico.

La progettazione deve riferirsi, nell’ambito della pianificazione comunale, ad un intervento compreso in uno degli strumenti di programmazione.

Le risorse saranno assegnate seguendo il seguente ordine di priorità:
– progettazione per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici costruiti con calcestruzzo prima del 1971 o in muratura portante. In tal caso il finanziamento riguarda anche le spese di verifica della vulnerabilità sismica, da effettuare contestualmente alla progettazione;
– progettazione per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici sulla base di verifica della vulnerabilità sismica già effettuata;
– progettazione per interventi di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

Sicurezza edifici e territorio, come fare domanda

I comuni devono comunicare le richieste di contributo al Ministero dell’Interno, entro le ore 24,00 del 15 giugno per ciascuno degli anni 2018 e 2019.

Ogni Comune potrà inviare fino ad un massimo di tre richieste di contributo per la stessa annualità.

Le domande devono essere trasmesse al Ministero dell’Interno utilizzando il modello di certificazione informatizzato disponibile sul sito del Mef. Un fac-simile è contenuto nell’Allegato al decreto pubblicato. Si tratta, spiega il decreto, solo di una rappresentazione grafica del modello vero e proprio. La documentazione deve infatti essere trasmessa esclusivamente online.

Sicurezza edifici e territorio

Ricordiamo che le risorse derivano dal Fondo per la progettazione antisismica, istituito dalla Manovrina 2017 e rifinanziato con il Decreto Fiscale

Il Fondo ha avuto una dotazione iniziale di 40 milioni di euro , con l’obiettivo di incentivare nuove costruzioni e il miglioramento antisismico degli edifici pubblici nei Comuni a rischio sismico 1.

Successivamente, la dotazione del Fondo è stata incrementata a 60 milioni di euro  per coprire anche le zone a rischio sismico 2 e gli interventi per la prevenzione dal rischio idrogeologico.

È stata prevista un’erogazione crescente:  5 milioni di euro nel 2017  da destinare alla progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di opere pubbliche, nei Comuni nelle zone a rischio sismico 1, 25 milioni di euro nel 2018 e 30 milioni di euro nel 2019 per la progettazione antisismica nelle zone sismiche 1 e 2 e per interventi messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

I primi 5 milioni di euro, destinati al 2017, sono stati assegnati  con il DM 13 DM 13 dicembre 2017 a 61 progetti di messa in sicurezza antisismica. Per la formazione della graduatoria sono state seguite le priorità indicate dalla Manovrina. Sono stati preferiti i Comuni con meno di 3mila abitanti ed escluse le richieste dei Comuni che, al momento della presentazione dell’istanza, non avevano ancora trasmesso l’ultimo rendiconto della gestione approvato.

Sicurezza edifici e territorio, le altre misure

Parallelamente a questo finanziamento, per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e del territorio sono stati assegnati 150 milioni di euro ai Comuni con minore avanzo di amministrazione e che non hanno già usufruito del “Bando periferie”.

La misura riguarda gli Enti locali con poca liquidità, che senza un aiuto dallo Stato non avrebbero la possibilità di realizzare interventi indispensabili per la pubblica incolumità.

Lo stanziamento da 150 milioni di euro rappresenta la prima tranche degli 850 milioni di euro totali previsti dalla legge di Bilancio 2018, di cui 150 milioni di euro per l’anno 2018, 300 milioni di euro per l’anno 2019 e 400 milioni di euro per l’anno 2020.

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